(Roma, 27 marzo 2019) – “La tempesta Vaia, che si è abbattuta nel Nord-Est d’Italia tra il 27 e il 29 ottobre 2018, con venti oltre i 200 km l’ora, ha provocato la distruzione completa di 41.491 ettari di boschi. Si tratta di oltre 8,6 milioni di metri cubi di legname, 7 volte la quantità di tronchi da sega in media lavorati annualmente in Italia. Il danno economico è enorme e si aggira sui 630 milioni di euro, dei quali 434 mln solo di massa danneggiata, secondo una recente stima dell’Università di Padova e di Coldiretti, che tiene in considerazione anche le perdite di valore per il settore produttivo e per l’ambiente”. Lo dichiara Chiara Braga, deputata del PD e capogruppo nelle Commissioni Ambiente ed Ecomafie di Montecitorio.

“Se la rimozione dei tronchi, a tutela del legno e contro l’invasione di parassiti della prossima stagione, – conclude l’On. Chiara Braga – non procede spedita e se non si provvede ad una pianificazione forestale efficace si rischia di mettere in ginocchio la già fragilissima economia montana e i Comuni interessati dalla tempesta, oltreché produrre un danno ecologico gravissimo”.

“Per queste ragioni ho chiesto al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa quali iniziative urgenti abbia messo in campo, di concerto con le tre Regioni colpite, e quali altre si vogliano implementare per la concreta tutela dei boschi superstiti dalla tempesta Vaia, per il mantenimento della varietà naturale delle specie arboree e per la salvaguardia dalla già paventata speculazione sul prezzo del legno e dal punto di vista edilizio contro il consumo di suolo e il dissesto idrogeologico delle montagne”.

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CLIMA, VENTO: “A che punto sono le azioni a tutela dei boschi dolomitici dopo la tempesta Vaia?”
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