(Roma, 28 maggio 2018) In concomitanza con la presentazione della Proposta di direttiva sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica nell’ambiente, l’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ha diffuso un rapporto sul mercato della plastica riciclata,Improving Markets for Recycled Plastics. Nel mondo solo il 15% della plastica viene riciclata. Il 25% viene avviato a recupero energetico (bruciato in inceneritori o termovalorizzatori) mentre il restante 60% finisce in discarica, abbandonato nell’ambiente o bruciato all’aperto.

In Europa si ricicla il 30% in media dei rifiuti di plastica, negli Stati Uniti solo  il 10%. Ma in molti Paesi in via di sviluppo la raccolta e il trattamento incontrollati dei rifiuti sono ancora prevalenti.

Al mondo la produzione di plastica nuova è di 8 volte quella della riciclata. Il PET delle bottiglie e l’HDPE dei flaconi di detersivo sono i più riciclati (dal 19% all’85% a seconda dei paesi), mentre il polipropilene di tubi e cavi elettrici e il polistirene (meglio noto come polistirolo) sono ben poco recuperati (dall’1% al 21%). “Le materie plastiche sono diventate uno dei materiali più prolifici del pianeta: nel 2015 ne abbiamo prodotto circa 380 milioni di tonnellate a livello globale, rispetto a 2 milioni di tonnellate degli anni ’50”, spiega l’OCSE nella nuova relazione.

Il riciclaggio di materie plastiche non riesce dunque a raggiungere il suo pieno potenziale dal momento che “è ancora meno costoso produrre nuova plastica rispetto che produrne di riciclata, in parte per la difficoltà legate alla separazione dei diversi polimeri. Inoltre, la plastica primaria può essere fatta pagare molto di più di quella riciclata, perché tende ad essere di qualità molto migliore. Pesano, infine, sui mercati secondari anche i problemi legati alla presenza di additivi chimici pericolosi che possono sopravvivere nella plastica riciclata”.

Per invertire la tendenza, il rapporto suggerisce incentivi più forti per la progettazione di oggetti di plastica facilmente riciclabili, investimenti sulle infrastrutture di raccolta e di separazione dei differenti polimeri, marchi della plastica riciclata per creare una domanda nel pubblico, l’imposizione di percentuali di materia prima riciclata nei beni, tasse più pesanti sulla produzione e l’uso di nuova plastica.

In questo rapporto sono presenti quasi tutti i dati di riferimento per poter inqudrare il problema della produzione delle plastiche a livello mondiale e al contempo per provare a costruire, con azioni precise, interventi sul mercato del riciclo della plastica, per dare soluzioni per un futuro più sostenibile.

 

Share Button
PLASTICA, OCSE, nel mondo solo il 15% della plastica viene riciclata. In Europa il 30%, negli Usa il 10%