(Roma, 08 maggio 2018) In Commissione Speciale l’audizione del Ministro dell’Economia Padoan sul DEF 2018. Come è evidente, in questa condizione di transizione ed incertezza, politica e istituzionale, il DEF non propone quest’anno un nuovo quadro programmatico, ma si limita ad aggiornare le previsioni macroeconomiche e ad aggiornare il quadro di finanza pubblica tendenziale.
Nonostante questo è doveroso sottolineare il quadro di crescita e l’andamento positivo di alcuni macroindicatori economici (PIl, occupazione, produzione industriale) che restituiscono un quadro molto diverso da quello che aveva caratterizzato l’inizio della passata Legislatura. Un dato su tutti: il debito pubblico era cresciuto dal 100 al 130 per cento dal 2007 al 2013; dal 2014 è stato sterilizzato e inizia a scendere in modo più consistente da quest’anno.

Tuttavia, come ha giustamente sottolineato nel suo intervento il ministro Padoan, il disagio sociale non si è arrestato, le disuguaglianze in alcuni casi sono addirittura cresciute.

Grazie al lavoro fatto dal PD nella scorsa Legislatura da quest’anno il DEF è accompagnato da 12 indicatori del Benessere Equo e Sostenibile (BES) su aree strategiche, come disuguaglianza, istruzione, salute, ambiente, equilibrio di genere.
Leggere i dati economici alla luce di questi aspetti, fondamentali per perseguire un modello di sviluppo sostenibile e più equo, è un punto fondamentale per costruire risposte ai bisogni dei cittadini, alla definizione di una proposta politica più convincente e alla programmazione economica del nostro Paese.

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DEF, audizione del ministro dell’Economia Padoan in Commissione Speciale
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