(Roma, 26 ottobre 2017) Ho pensato fin qui che fosse meglio evitare dichiarazioni a riguardo; la partita è troppo importante per rischiare di far diventare la vicenda della gestione dell’acqua una questione di parte o “di partito”.

Ora però, dopo il confronto che si è svolto ieri nell’Assemblea dei Sindaci della provincia di Como, la positiva apertura del Comune di Cantù, grazie al lavoro svolto da chi ha gestito il processo e all’importante è significativa mobilitazione di tanti Sindaci e amministratori in queste settimane, penso sia giusto fare qualche considerazione.

L’acqua è un bene pubblico e un diritto fondamentale per i cittadini. Non basta dirlo però; servono scelte conseguenti perché si possa garantire a tutti di accedere ad un servizio di qualità a costi equi, perché si facciano gli investimenti necessari per assicurare una gestione efficiente in tutto il suo ciclo – dalla erogazione alla depurazione – e perché l’acqua sia tutelata a beneficio delle generazioni future.

Le norme che abbiamo approvato in questi anni rispondono proprio a questi obiettivi: dare finalmente stabilità al sistema idrico, superare i ritardi decennali negli investimenti e favorire le aggregazioni, per garantire un governo della risorsa acqua il più rispondente possibile alle esigenze dei territori.

Essere per l’#acquapubblica significa prima di tutto esercitare fino in fondo il ruolo e la responsabilità di governo di questo processo, che la legge pone in capo ai Comuni.

Ecco perché è così importante per Como e per il nostro territorio centrare questo risultato.

D’altra parte la nostra Regione vanta diverse esperienze di eccellenza a riguardo: Water Alliance Lombardia riunisce le
8 imprese lombarde che gestiscono il servizio idrico integrato in house, fornisce un servizio a 5,5 milioni di cittadini lombardi pari al 50% della popolazione regionale. Basterebbe guardare a quelle esperienze per comprendere l’importanza di mantenere saldamente nelle mani dei Comuni le scelte strategiche, valorizzare il patrimonio di conoscenze tecniche che le società di gestione pubbliche hanno costruito in questi anni e far partire finalmente investimenti importanti, che significano risorse e opportunità di lavoro, nel settore strategico dell’acqua.

Bisogna fare ogni sforzo perché da qui ai prossimi venti giorni si superino le resistenze, si avvicinino le posizioni e si anteponga a tutto la capacità di costruire una risposta utile per il territorio comasco e i suoi cittadini.

La Provnicia di Como, 26 ottobre 2017
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