Qui sotto la mia intervista radiofonica in materia di gestione dell’acqua pubblica.

Il Disegno di legge sulla gestione integrata dell’acqua va finalmente in votazione alla Camera. Noi [come Partito Democratico ndr] abbiamo lavorato su questo disegno di legge con l’azione di emendamenti in Commissione riportando il tema nel quadro da un lato dell’ordinamento europeo e dall’altro della normativa che nel frattempo, dalla data di presentazione iniziale di questo provvedimento è stata approvata nel nostro Paese, ovvero dallo Sblocca Italia.

Abbiamo ribadito la natura pubblica dell’acqua stabilendo dei criteri di utilizzo solidale e responsabile tra i diversi usi con una priorità per l’utilizzo umano. Abbiamo poi previsto che ci fosse il pieno riconoscimento del controllo pubblico sulla modalità della scelta di gestione, secondo quanto prevede la normativa europea, e anche sulla programmazione degli investimenti. Su questo tema abbiamo stabilito che le risorse per il finanziamento del servizio idrico, oltre ad essere reperite primariamente attraverso la tariffa, potranno derivare anche dai fondi già istituiti dal Collegato Ambientale e dallo Sblocca Italia, finalizzati soprattutto a fare investimenti necessari a superare anche le tante procedure di infrazione che il nostro Paese in alcune parti del territorio ha aperto rispetto ad esempio al tema della qualità dell’acqua e della depurazione.

Con questo disegno di legge il rischio per i cittadini di rimanere a secco o di avere una cattiva qualità dell’acqua diminuisce?Secondo noi sì, perché abbiamo aumentato anche gli obblighi di trasparenza del gestore. Questo vale sia nel caso che si tratti di un gestore pubblico sia di un’altra forma di gestione, privata o mista come ammette la direttiva europea. L’obbligo della bolletta trasparente nella quale rendere conto ai cittadini le caratteristiche dell’erogazione del servizio idrico e anche lo spreco, indicando quanta acqua viene dispersa all’interno dell’acquedotto. Quindi si introduce un criterio di valutazione diretta da parte dei cittadini. Abbiamo previsto l’obbligo della bolletta trasparente e della tariffazione elettronica da un lato, dall’altro misure a sostegno delle fasce sociali più deboli. Per noi del PD il faro è sempre stato quello di aumentare le condizioni affinché tutti i cittadini possano avere un effettivo diritto all’acqua, un’acqua di buona qualità erogata da un corso sostenibile e fare in modo che ci siano anche degli strumenti come il quantitativo minimo vitale che questa legge introduce per garantire quelle fasce sociali più deboli nel riconoscimento pieno al diritto all’acqua.

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GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA, intervista radiofonica
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